L’attrezzatura

I nostri suggerimenti si riferiscono in particolar modo a chi intende percorrere il Cammino in bicicletta. Per chi lo percorrerà a piedi le cose sono forse un po’ più semplici. Sulla base di quello che abbiamo visto consigliamo una calzatura pesante da montagna e una da alternare più leggera o da trekking o da running ma molto ammortizzata. Considerate che oltre al vostro peso c’è sempre quello dello zaino.

La bicicletta

In bicicletta le cose si complicano un po’; innanzitutto va presa una decisione sul tipo di percorso che si intenderà seguire. Se si vuole seguire quasi interamente il percorso pedestre, alcuni punti non sono ciclabili anche per i più esperti, sarà indispensabile una mountain bike, se si vorrà seguire un percorso misto la bicicletta più adatta rimane quella da cicloturismo.
In realtà la scelta è difficile prima di aver visto con i propri occhi il percorso e dopo averlo testato sulla propria esperienza. La MTB da’ sicuramente maggiore indipendenza, ma porta con sé almeno due svantaggi: una capacità di carico minore e una sensibile minore velocità sui tratti asfaltati o di sterrato. La MTB non consente infatti il fissaggio di borse anteriori, sia perchè questo tecnicamente è più complesso su eventuali forcelle ammortizzate, sia perchè con borse sull’avantreno risulta impossibile affrontare le parti del percorso più difficili. Una MTB con borse anteriori riporta questo mezzo alla manovrabilità di una bicicletta da cicloturismo.
La nostra scelta è caduta su biciclette da cicloturismo di buon livello, con telaio in alluminio e senza alcun tipo di ammortizzatore anteriore, con la classica configurazione a 5 borse. Una delle due aveva addirittura coperture da 1 pollice.

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Direi che la scelta migliore potrebbe cadere su una bicicletta da cicloturismo tutto terreno, con un minimo di forcella anteriore, ruote da 28′, coperture semislick da 1 1/4 di pollice. Mi raccomando, non usate ruote con raggi troppo sottili, il carico sulla ruota posteriore e il terreno rendono frequenti rotture di raggi. Meglio utilizzare  quelli da 2 mm.. Consigliati gli allunghi sul manubrio, poichè consentono la variazione della postura, necessaria durante le molte ore di sella, ma non abusatene. Le mani appoggiate sugli allunghi ricevono troppe sollecitazioni.
Non meno di due portaborraccia sulla bicicletta, possibilmente di quelli regolabili per poter tenere bottiglie sia da 0,5 litri che da 1,5, a meno che non vogliate utilizzare i sistemi di idratazione a zainoche sconsigliamo perchè tengono troppo caldo e diventano fastidiosi per percorrenze molto lunghe.

L’abbigliamento

L’abbigliamento consigliato è quello classico ciclistico. Salopette o pantaloncini con fondello, maglia in lycra, calzetti leggeri e scarpe tecniche. Le scarpe, ovviamente, da MTB e non eccessivamente rigide, in modo da poterci anche camminare. Evitate scarpe da trekking ciclistico: sono concepite per la montagna e sono tropo calde.
In alternativa ai pantaloncini in lycra possono essere utilizzati dei pantaloncini da freeride. Sono comodi e hanno solitamente delle tasche, ma fate attenzione che abbiano il fondello staccabile, perchè avrete necessità di lavare a asciugare in fretta il vostro abbigliamento. Sono sufficienti due cambi, poichè tutti i rifugi del pellegrino che troverete vi consentiranno di lavare e mettere a asciugare. Se qualcosa rimane umido la mattina alla partenza, fissatelo con delle spille da balia alle borse, dopo poco sarà asciutto.
Un cenno particolare meritano i guanti. Fate attenzione che siano estremamente protettivi nella zona del tunnel carpale: molte ore sul manubrio possono causare compressioni del nervo mediano, a volte non rimediabili se non con piccole operazioni chirurgiche.
Ovviamente questo abbigliamento è adatto per il periodo estivo, periodo migliore per percorrere il Cammino.
Consigliato infine l’uso di un sacco a pelo leggero. Nei rifugi del pellegrino si dorme sui materassi.

Borse, attrezzi e ricambi

Le borse sono abbastanza difficili da trovare nei negozi italiani, soprattuto quelle solide e funzionali, che solitamente vengono prodotte all’estero e ahnno una pessima distribuzione in Italia. Ordinatele per tempo e cercatele con diverse tasche e facili da smontare e rimontare dai supporti,perchè questa è un’operazione che farete spesso. I supporti migliori per le borse sono realizzati in titanio e costano cari, come le borse, ma assicurano leggerezza e resistenza. La configurazione ottimale rimane quella delle due borse posteriori con baule, due piccole anteriori e la classica borsa manubrio con porta mappa. Meno portate con voi e meglio è, ma non dimenticate l’indispensabile e una razionale distribuzione tra le varie borse.
In 800 chilometri abbiamo trovato solo un vero negozio di biciclette con servizio riparazioni, quindi cercate di essere autosufficienti. Un paio di camere d’aria, un pneumatico di riserva, pezze autoadesive, leve, 1 cavetto freno, 1 cavetto cambio, qualche raggio, attrezzo multiuso con chiavi a brugola e smagliacatena costituiscono la dotazione minima.